9. Le emozioni come carburante per la scrittura comica (parte 1)

Parliamo di emozioni e di come possono essere funzionali alla scrittura comica come carburante per creare nuovo materiale.

Imparare a esprimere le emozioni nella scrittura comica

Nella figura qui sotto, immagina che la linea blu rappresenti la gamma completa delle emozioni umane: rabbia, paura, tristezza, frustrazione, gioia, amore.

Quella rossa invece rappresenta il modo in cui tu esprimi questa gamma di emozioni nella tua vita privata.

Mentre invece quella gialla rappresenta la gamma delle emozioni che tu esprimi nel contesto lavorativo. A meno che, quando sei contento, non faccia le capriole in ufficio oppure quanto sei arrabbiato prenda a calci la scrivania del tuo capo.

Quindi è evidente che nel contesto lavorativo puoi esprimere solo una parte della gamma delle emozioni che provi nella tua vita privata.

Nella scrittura questa linea (in verde) si riduce ulteriormente: a scuola siamo sempre stati abituati (o meglio ci è stato insegnato) a scrivere in maniera grammaticalmente e sintatticamente corretta, ma nessuno ci ha mai insegnato o stimolato a esprimere le nostre emozioni mediante la scrittura.

La cosa più evidente che balza all’occhio è che c’è una riduzione progressiva attraverso i livelli.

Cioè partendo dalla gamma delle emozioni umane, passando per la vita privata al lavoro fino ad arrivare alla scrittura, c’è una progressiva riduzione del modo o della completezza con cui esprimiamo le nostre emozioni.

Lo scopo di questo articolo e di quello successivo è quello di darti la possibilità di entrare in contatto con le emozioni e soprattutto degli strumenti per esprimerle all’interno della scrittura comica.

Le emozioni come carburante per la scrittura comica

L’esagerazione come strumento di amplificazione delle emozioni

Attraverso una serie di giochi inizieremo a riprendere contatto con tutta la gamma delle emozioni umane come carburante per alimentare la scrittura comica.

Lo faremo mediante un percorso a step: quindi preparati ad indossare la tua tutina fucsia (soprattutto se sei un maschio e in particolare in soprappeso) per affrontare una serie di giochi tratti da “Get Started in Stand-Up Comedy” di Logan Murray.

Perché cominciamo con i giochi per entrare in contatto con le nostre emozioni?

Perché hanno il vantaggio di spezzare un compito apparentemente insuperabile, cioè quello di scrivere un brano di scrittura comica, in tanti piccoli pezzetti e renderlo quindi facilmente affrontabile.

Seguiamo un po’ quello che è il principio del “come si fa a mangiare un elefante?!”: un pezzo alla volta.

In secondo luogo, i giochi praticati con costanza rompono gli argini della creatività: ecco perché ti invito a metterli in pratica subito.

Prima di cominciare, ti ricordo che spetta a te decidere come muoverti.

Cioè puoi affrontare ogni gioco singolarmente oppure leggere tutti e due gli articoli e scegliere da quale gioco cominciare.

In ogni caso ti consiglio di farli comunque tutti.

Giochi che ti faranno un po’ incacchiare. Ma a fin di bene…

Gioco numero 1

Il primo gioco prevede che tu scriva i nomi dei tuoi compagni di classe delle medie e delle superiori che ti hanno bullizzato, dopodiché immagine dove dovrebbero essere oggi se ci fosse una giustizia a questo mondo.

Se vuoi entrare ancora più in contatto con la rabbia più profonda, fai un confronto con dove sono finiti veramente oggi.

Ti faccio presente che personalmente il compagno che mi ha più bullizzato alle medie ora fa l’agente di polizia municipale.

Gioco numero 2

Disegna un grafico a torta che illustri come sprechi il tuo tempo.

Se non sai cos’è il diagramma a torta, eccolo qui:

Gioco numero 3:

Scrivi una lista delle espressioni abusate che senti ogni giorno al lavoro e che ti danno fastidio.

Scrivi anche perché ti danno fastidio.

Gioco numero 4:

Disegna un diagramma di Venn dei tuoi appuntamenti sentimentali più recenti.

Se non sai cosa sia un diagramma di Venn, eccolo qui:

Chiaramente qualsiasi categoria in questo diagramma è puramente esemplificativa e non ha niente a che fare gli appuntamenti che ha avuto l’autore di questo articolo nel passato.

Un esempio di quello che puoi ottenere

Le dieci paure più diffuse: dalla fobia delle altezze a quella per topi, ragni, cani e serpenti, passando per il timore di parlare in pubblico a quella di volare: ecco le più diffuse.

Insomma pare che la paura di parlare in pubblico sia al terzo posto nella classifica delle cose che spaventano di più in assoluto, superata solo da rettili e altezza. Il che apre nuovi scenari sul fronte rapine.

Potresti per esempio andare in banca con un serpente. L’unico casino forse sarebbe farlo entrare ma potresti mettergli una parrucca e farlo passare per tua nonna. Poi però devi convincerlo a seguirti dopo che hai fatto il colpo. Oppure saresti talmente senza cuore da abbandonato lì dentro in balia di impiegati di banca, consulenti finanziari e direttori?!

Ma non ce l’hai un cuore?! E poi sai che l’abbandono di animali è diventato un reato! No?! Come dici?? Che tanto in Italia le leggi non vengono applicate?

Ok, allora potresti entrare con una carrucola e minacciare di sollevare tutti al soffitto: però dovresti avere due braccia così! E poi un minimo di competenza di fai da te, attaccare viti, eccetera…

La soluzione migliore comunque rimane quella di entrare e urlare: “mettete tutti i soldi e gli oggetti di valore in questo sacco o vi faccio fare il discorso al mio matrimonio! E vi assicuro che mia suocera è veramente una rompicoglioni…”

Ora tocca a te!

Io ho fatto la mia parte ora “shake your butt”, muovi il tuo culetto e metti in pratica i giochi che hai visto all’interno di questo video.

Ricorda che lo scopo non è quello di scrivere qualcosa di divertente (se viene tanto meglio) ma di scatenare la tua creatività usando le emozioni come carburante.

Nel prossimo articolo, infieriremo ulteriormente sul to amor proprio mediante altri quattro giochi.

Sei pronto/a?!

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