31. Gli ultimi 4 ingredienti di una battuta perfetta

Siamo arrivati all’ultimo articolo dedicato al nostro acronimo T.H.R.E.E.S. nel quale approfondiamo i concetti di Realismo, Esagerazione, Emozione, Sorpresa e come utilizzarli nella scrittura comica.

La “verità” nella scrittura comica

“Molte buone battute dicono un’annosa verità” afferma lo scrittore Larry Gelbart.

Senza una solida base di verità, il pubblico non avrebbe nulla con cui fare le associazioni.

Ma la scrittura comica spesso piega la realtà, la vera sfida è dire la verità (essere realistici) mentre si mente (esagerazione). 

Poiché la verità e l’esagerazione sono una l’antitesi dell’altra, potrebbe apparire ridicolo avere entrambe all’interno di una stessa frase.

In realtà la scrittura comica è un paradosso che crea sorpresa: l’inatteso contrapposto con la realtà.

Pensate alla giustapposizione fra realtà ed esagerazione come un esercizio di pensiero laterale, attività usata nel mondo degli affari dai guru per risolvere i problemi e generare nuove idee.

Si tratta di un interruzione nel flusso di pensiero normale, un salto a lato dei binari di pensiero convenzionati.

Cose che la scrittura comica ha fatto per centinaia di anni.

“Quattro degli ultimi otto governatori dell’Illinois sono finiti in galera. Il che vuol dire il 50%. Se cresci nella Carolina del Sud si dice che hai una probabilità su 3 di finire in galera. Meno che di diventare governatore dell’Illinois.”

John Oliver

I due step base dell’umorismo sono composti da:

1) un’affermazione su una questione comune, solitamente un clichè;

2) un finale inaspettato o che susciti sorpresa.

Se non hai mai avvertito l’istinto di uccidere il tuo partner, non sei mai stato veramente innamorato. Se non hai mai tenuto in mano una scatola di veleno per topi rimanendo a fissarla per un bel po’, non sei mai stato innamorato.

Chris Rock

L’incongruenza che genera umorismo è composta da due (o più) circostanze realistiche ma in contrasto fra di loro. 

L’umorista Stephen Leacock ha descritto l’umorismo come il contrasto tra “come dovrebbe essere una cosa e la sua versione distrutta, cioè il come non dovrebbe essere”.

Per divertire determinate persone non devi fare altro che ascoltare. Ma non c’è niente di più noioso di qualcuno che va avanti a parlare mente tu continui a interrompere.

Robert Orben

Il valore del realismo diventa ancora più evidente nell’umorismo dei bambini.

Questo connubio fra verità e realtà semplicistica delizia gli adulti perché dà una ventata di benevola superiorità. 

Per essere efficaci, i “fatti” della scrittura comica devono essere logici.

Le relazioni fra le persone coinvolte devono essere chiare, il tempo e il luogo devono essere ben definiti e familiari, l’ostilità deve essere condivisa da tutto il pubblico e commisurata all’irritazione.

Un’eccessiva deviazione dalla realtà non comporta necessariamente una riduzione della comicità, ma può diminuire la ricompensa derivante da una risata disinibita.

In pratica lo humor deve essere più realistico possibile. 

Un prete è stato arrestato per possesso di armi. Con i tempi che corrono dovreste essere contenti se il rigonfiamento della tonaca è determinato da una calibro 38.

David Letterman

Parlando di una tempesta: l’esagerazione nella scrittura comica

Se siamo disposti ad accettare la licenza poetica, dobbiamo accettare anche la licenza comica che ci permette di espandere temi realistici con fantasia galoppante e metafore rampanti.

E inoltre il pubblico difficilmente scarta una battuta proferita dal comico stesso dopo aver premesso “non vi aspetterete che mi beva questa vero?“.

Stamattina ho visto in una vetrina di Victoria secret un tanga mimetico. In quale caspita di campo di battaglia sei finito per doverti mimetizzare da cespuglio con un culo enorme?

Bill Santiago

Solo per la comicità il pubblico è disposto a sospendere scetticismo e incredulità. 

Il pubblico permette al comico esagerazioni, iperboli, distorsioni tali da suggerire al publico: “hei! È solo uno scherzo” (visto che gli argomenti assurdi non possono essere veri).

Quindi il pubblico ride all’acrobatica evoluzione del clown che scivola su una buccia di banana solo perché sa che una volta caduto si rialzerà.

Se non si rialza non è comicità, ma tragedia.

Un esempio della differenza tra gradevoli e sgradevoli e quello del giornale che ha pubblicato in copertina la foto di un gorilla e quella di una signora dai capelli grigi ovvero la neo eletta presidentessa del club delle donne repubblicane.

Solo che le didascalie sotto le foto erano invertite.

Lo sgradevole invece è il fatto che il giornale venne denunciato per diffamazione.

Dal gorilla.

L’emozione: fai esplodere il palloncino. Della scrittura comica.

Il quinto elemento insomma è…l’amore!

No, quello era un vecchio film di cui ti ho appena spoilerato il finale.

In realtà è l’emozione.

E non è sufficiente un’ostilita sovrastimata.

L’abilità che lo scrittore comico deve essere in grado di mettere in gioco è la creazione di un’aspettativa.

Non c’è niente di meglio che sapere usare l’emozione per produrre tensione o emozione.

Prova a pensarlo come un palloncino che viene gonfiato: quando crei tensione nel pubblico è come se gonfiassi sempre di più il palloncino costruendo attesa sul quando esploderà.

Riescono a malapena a tenere gli occhi sul palloncino aspettando che esploda.

Solo che, quando avviene, l’obiettivo è che escano risate, non aria calda.

La comicità è caos emotivo ricordato in situazioni di tranquillità 

James Thurber

Laboratorio di scrittura comica: il T.H.R.E.E.S. in azione

La sfida per te è questa: leggi la storia seguente e individua quale parte corrisponde a ogni elemento del THREES (Target, Ostilità, Realismo, Esagerazione, Emozione, Sorpresa finale).

Le soluzioni dell’enigma sono alla fine capovolte.

Preparati a ruotare lo schermo…

Un camionista di mezza età si trova in un area di servizio in autostrada quando arrivano tre irsuti giovani teppisti vestiti con Giachetti di pelle e decorati con cistite svastiche, teschi e tibie incrociate. Iniziano a prenderlo in giro per la sua età, a spingerlo e a togliergli il piatto. Questi non dice nulla ma alla fine si alza da terra dov’era finito, paga il conto ed esce. Uno dei tre si rivolge alla cameriera esclamando: “quello non era neanche lontanamente un uomo”.

“No” risponde la cameriera guardando fuori dalla finestra “e non era neanche un camionista: uscendo dal piazzale ha travolto tre motociclette”.

Sei riuscito ad identificare gli elementi del THREES nella storiella precedente?

No?!

E che cosa li hai letti a fare gli ultimi 3 articoli?!

Ok ok, ti do una mano io.

Target: il bersaglio della battuta sono i giovani teppisti, caratterizzati nei minimi dettagli grazie alla descrizione dettagliata dell’aspetto

Hostility: viene espressa la sempre maggiore frustrazione della società nei confronti del crescente fenomeno della criminalità giovanile 

Realismo: ci sono pochi dubbi circa la possibilita che si sarebbe scatenata un’aggressione da parte dei teppisti

Esagerazione: la storiella avrebbe funzionato anche con un solo teppista ma è stato introdotto un elemento di esagerazione introducendone tre; in questo modo il comportamento rude e aggressivo è stato perpetrato non una ma ben tre volte. Anche la reazione del camionista non è un elemento che si consuma nell’arco di qualche secondo.

Emozione: la storiella è costruita in modo da spremere ogni goccia di emozione che sia possibile suscitare. L’apparenza stereotipicamente fascista dei motociclisti, la loro aggressione infantile al camionista, in inferiorità numerica e oltretutto più vecchio. Non possiamo non provare un moto di stizza quando gli viene dato anche del codardo.

Sorpresa: il climax della battuta viene tenuto alto fino alle ultime due parole.

Ora hai tutto quello che ti serve per mettere insieme gli elementi di una battuta o per prendere i tuoi pezzi di scrittura comica e migliorarli seguendo queste indicazioni.

Ma non penserai di avere finito vero?!

Il bello inizia adesso.

E soprattutto nei prossimi articoli dove parleremo della “chimica della scrittura comica”.

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